Chevolution: dal Q*bert al colore vivente di Chicken Road 2
Evoluzione del gioco: da Q*bert al colore vivente di Chicken Road 2
a. **Le origini dei classici: Q*bert e il colore come linguaggio visivo (1981)**
Nel 1981, Q*bert rivoluzionò il gaming con un approccio visivo semplice ma potente: un personaggio bianco che salta su blocchi colorati, trasformando la semplice navigazione in una danza tra forma e colore. Il gioco non era solo una sfida, ma una **linguaggio visivo universale**, dove ogni blocco segnalava sicurezza o pericolo. Questa codifica cromatica non era casuale: il rosso indicava rischio, il verde sicurezza, un sistema che parlava direttamente al cervello umano, anticipando il ruolo del colore nelle icone digitali contemporanee.
b. **Il colore nelle icone stradali italiane: dalla segnaletica al design grafico contemporaneo**
In Italia, il colore è da sempre parte integrante della comunicazione visiva. Semafori, segnali stradali e murales cittadini usano il colore non solo per funzionalità, ma per guidare e raccontare. Gli studi di design urbano mostrano che il rosso ferma, il verde lascia passare, il giallo avvisa – un sistema intuitivo che coinvolge istinti profondi. Chicken Road 2 riprende questa logica, trasformando icone astratte in **simboli interattivi**, dove ogni colore diventa un segnale emotivo e pratico, simile a quelli che incrociamo quotidianamente nelle nostre città.

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